Computo, Ergo Sum

Viaggio nella storia del calcolo automatico
16 Settembre - 15 Dicembre 2000

Museo degli Strumenti per il Calcolo

Presentazione

La mostra

Gli strumenti che hanno segnato la storia del calcolo saranno protagonisti della mostra Computo, ergo sum, viaggio nella storia del calcolo automatico, allestita nella sede che ospiterà il nostro museo, che sarà inaugurata il 16 settembre prossimo e che rimarrà aperta fino alla metà di dicembre. Si tratta di un viaggio suggestivo nella storia del calcolo attraverso alcuni dei pezzi più significativi della nostra ricchissima collezione. Circa una sessantina gli esemplari in mostra: si passa dai compassi e dai regoli del XVII secolo, attraverso abaci e addizionatrici, alle prime calcolatrici e ai personal computer. Per quanto riguarda il calcolo meccanico, tra i pezzi più prestigiosi saranno esposti l'arithmomètre Thomas, che è un antico esempio di macchina calcolatrice del 1850, e l'addizionatrice Burroughs del 1895, scelti tra più di 180 esemplari della nostra collezione di macchine antiche, cui si affianca una notevole raccolta di casse registratrici. Numerosi poster, corredati di spiegazioni, illustrazioni e grafici, accompagneranno il visitatore in questo percorso affascinante: gli strumenti per il calcolo documentano una tecnologia che diventa sempre più avanzata ed hanno anche una notevole incidenza sulla società, rappresentando oggi un fattore di trasformazione radicale dell'attività umana. Sarà anche disponibile un catalogo che illustrerà nel dettaglio questo "viaggio", attraverso una visione generale del succedersi delle tecnologie e l'approfondimento delle funzioni di alcune delle macchine esposte.

La sede e il Museo

Il complesso che ospiterà il Museo Nazionale degli Strumenti per il Calcolo è costituito da cinque grandi edifici che sorgono all'interno di un parco di circa 12.000 metri quadrati. I lavori di ristrutturazione sono iniziati quattro anni fa sotto la direzione dell'architetto Dunia Andolfi: il lavoro di restauro ha mantenuto l'originaria struttura degli edifici, salvo alcune piccole modifiche interne, volte a rendere funzionali le sale che ospiteranno la collezione del museo. La presenza a Pisa di un museo degli strumenti per il calcolo è ispirata da ragioni storiche e culturali. A Pisa infatti è stato costruito il primo grande calcolatore italiano, "la CEP", sono nati l'Istituto di Elaborazione dell'Informazione "IEI", il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico, "CNUCE", e il primo corso di laurea in Scienza dell'Informazione. L'altra motivazione è il desiderio di illustrare nel suo sviluppo storico la scienza e la tecnologia, attraverso gli strumenti che ne documentano l'evoluzione.

Raccolta di calcolatori e materiale informatico per il Museo

Può sembrare un paradosso, ma per la rapidità di obsolescenza della tecnologia, la conservazione degli esemplari di strumenti della storia del calcolo, anche se recenti, sta diventando sempre più difficile. Proprio per questo, acquisisce ancora maggior valore la ricchissima collezione di macchine per il calcolo e di strumenti scientifici del nostro museo che, coi suoi circa 2000 esemplari, è diventata nel tempo una delle più importanti del nostro Paese. Degna di nota è una straordinaria collezione nella collezione: quella delle macchine inventate e costruite da Antonio Pacinotti, alle quali il museo dedicherà un'intera sezione.

Prove di allestimento

Presentiamo qui di seguito un piccolo persorso virtuale della mostra attraverso immagini ricostruite in 3D.
Il visitatore può avere così un'idea di come è stata allestita la mostra.