L'incisione è così descritta nella scheda di MAURO BERNARDINI, (Biblioteca Universitaria di Pisa):

 

VI.5
ANONIMO (attivo a Firenze sec.XIX)
Ritratto di Galileo, da dipinto di Giusto Suttermans. Firenze, Litografia Ballagny, 1842.
Stampa; litografia impressa su carta di cina applicata; 105x100mm
ISCRIZIONI: (sotto l'immagine, a sin.) Firenze Lit. Ballagny.
PUBBLICATA IN: Galileo GALILEI. Le Opere... Tomo I. Firenze, Società Editrice Fiorentina, 1842.
ESEMPLARI: BUP C.v.11.21 ; DG Fa. 185

Anche impiegata, parallelamente all'incisione a contorni, come procedimento rapido ed economico di documentazione delle opere d'arte, giudicata adatta alla resa di quei valori - chiaroscurali, cromatici, tonali- che l'astratto contorno non registra (Spalletti 1979), la stampa litografica trova a Firenze, sin dalle origini, i suoi sperimentatori (Cosimo Ridolfi), i suoi sostenitori (Niccolò Missirini), i suoi imprenditori (le ditte Ridolfi, Salucci, Ballagny), i suoi artisti. Tra i disegnatori più attivi nell'editoria litografica fiorentina del II quarto del secolo figura Niccolò Fontani, che firma due fogli con ritratto di Galileo, il primo impresso da Ridolfi, il secondo coll'indirizzo dei Ballagny, sommariamente registrati sia da Favaro che da Fahie. Non siamo in grado di verificare se si tratta di due ritratti diversi o della stessa opera in due edizioni successive, né sappiamo in che rapporto siano con questo anonimo ritrattino a mezzo busto su campo sfumato, ben reso nell'espressione del volto, ma disegnato timidamente, con quell' effetto grigio uniforme che Leopoldo Cicognara lamentava come difetto proprio della tecnica litografica.