L'Apparato Gravità
Dai "Discorsi intorno a due nuove scienze" di Galileo Galilei:
"Noi siamo su ‘l volere investigare quello che accadrebbe a i mobili
differentissimi di peso in un mezzo dove la resistenza sua fosse nulla, sì
che tutta la differenza di velocità, che tra essi mobili si ritrovasse, referir
si dovesse alla sola disuguaglianza di peso; e perché solo uno spazio del
tutto voto d’aria e di ogni altro corpo, ancor che tenue e cedente, sarebbe
atto a sensatamente mostrarci quello che ricerchiamo, già che manchiamo
di cotale spazio, andremo osservando ciò che accaggia ne i mezzi più
sottili e meno resistenti […] parmi che ben potremo con molto probabile coniettura
creder che nel vacuo sarebbero le
velocità loro del tutto eguali."
L’apparato "Gravità" è la realizzazione dell’
esperimento pensato da Galileo Galilei sulla caduta dei gravi, in una versione attuale e di grandi dimensioni, ben visibile ed
apprezzabile da parte del pubblico.
L’esperimento permette di dimostrare l’universalità
della legge di caduta dei gravi, perchè dimostra come, nel vuoto,
una piuma ed un oggetto pesante, se lasciati cadere insieme dall’alto,
raggiungono contemporaneamente terra. L’osservazione di tale fenomeno colpisce
in quanto in contrasto con la “normale esperienza”, in presenza
della resistenza dell’aria.
L’apparato ha dimensioni e caratteristiche innovative rispetto ai modelli già esistenti in molti musei scientifici. Ad esempio: la caduta in aria e nel vuoto vengono poste a confronto. Il sistema inoltre può funzionare con continuità, gli oggetti vengono caricati in alto e poi sganciati mediante un sistema di trasporto ed un meccanismo di aggancio/sgancio magnetico, senza perciò dover effettuare ripetute operaioni di rientro d’aria e di evacuazione delle colonne.